Archive for the ‘tecnologia’ Category

Biciclette in città e auto fuori porta

Tuesday, October 20th, 2009

Parcheggi di biciclette cosparsi ovunque nella città. Biciclette del Comune a disposizione gratuita dei cittadini che le possono usare e depositare nei parcheggi prossimi al luogo di arrivo. Si sa che i lavoratori di Parigi e di Londra vanno a lavorare in bicicletta.
Per metà le strade della città e dei quartieri sono occupate da rotaie. L’altra metà da piste ciclabili. Ai fianchi due larghissimi marciapiedi .
Le automobili sono pressoché bandite. Sono ridotte al minimo indispensabile. All’interno nelle prime ore del mattino per gli scarichi,all’esterno per i servizi e i trasporti essenziali. Uno stop agli ingorghi stradali.
In Giappone stanno già costruendo su scala mondiale batterie per auto affinché i motori ,col tempo, siano tutti elettrici dando un addio all’inquinamento.

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Per una città del futuro

Wednesday, July 15th, 2009

In un mondo sempre più globale diviene inevitabile la trasformazione delle strutture sociali. Il mondo che uscirà dalla crisi sarà diverso da quello che l’ha provocata. Altrimenti morirà sul nascere.
La trasformazione diviene inevitabile in quei Paesi che dispongono di una classe politica preparata. Anzi, alcuni di questi Paesi sono già sulla strada del rinnovamento.
Noi, con i nostri blogs, vogliamo citare gli argomenti sulle strutture da trasformare di modo da poter giungere a un progetto organico .
Abbiamo già messo “online” blogs su palazzi,centri storici e quartieri, su rotaie,tram e treni,sotterranee e viadotti aerei, su energie alternative solari ed eoliche, sull’ideologia della nostra epoca che fa da base a tutte le trasformazioni. Abbiamo citato il Giappone ,Los Angeles, l’Arizona e il Sahara come avanguardie e Milano come esempio negativo.
Parleremo dei servizi come asse portante della nuova città . Le agricolture e le industrie saranno diversificate a seconda dei Paesi.
Per questo progetto organico invito i Siti interessati a collegarsi con links di modo da poter collaborare.

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Il tram sotto casa – Augias comment

Monday, June 29th, 2009

Quand’ero bambino i Milanesi dicevano di avere il tram sotto casa. Ovunque dovessero andare,sapevano a memoria il numero del tram per quella destinazione. C’era un numero per ogni destinazione da qualunque punto della città si partisse. Non c’era destinazione senza numero. E si partiva da sotto casa. Oggi guardate corso Buenos Aires o via Dante o corso Vercelli, per non parlare del Giambellino, corso Lodi e di tutte le strade per le periferie. Godard ha fatto un film sulle terrificanti periferie parigine. Marosi di macchine addensate come le folle delle grandi manifestazioni popolari, ma folle di macchine con l’aspetto dei marosi con creste sempre incombenti di fumo.
Oggi i Milanesi dicono che neppure Uraja, che pure annullò Milano per circa cinque secoli, sarebbe riuscito a ridurre questa città come è ridotta oggi.

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Rotaie e comunicazioni

Monday, June 29th, 2009

Tram e rotaie fin negli angoli più remoti della città. Una diffusione capillare di rotaie e tram. Il RER, ossia il centro sotterraneo del Metrò per collegare i quartieri e raggiungere direttamente le periferie. Viadotti aerei (Tokyo ne abbonda) per il carico e scarico nei quartieri. Ferrovie ramificate in tutte le direzioni con partenza da tutti i quartieri per i pendolari e i binari d’alta velocità per le lunghe distanze. Gli aerei servono oltre i duemila chilometri. Gli aeroporti devono essere raggiunti direttamente da ogni quartiere a mezzo della sotterranea o della ferrovia. Le automobili vanno parcheggiate oltre le periferie, utilizzate solo per ciò che le rotaie non riescono a servire. La produzione di automobili deve diminuire in maniera drastica. Essa deve essere sostituita dalla produzione di tram e treni in modo consistente. Le città e i quartieri sono zone verdi per pedoni e biciclette ,posteggiate in ogni luogo e messe dai Comuni a disposizione dei cittadini.
Queste le comunicazioni in e da ogni città.

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Palazzi e quartieri

Monday, June 29th, 2009

I palazzi vanno ristrutturati secondo norme antisismiche, attrezzate per risparmio energetico e per utilizzo di nuove fonti energetiche (pannelli solari ecc.). Le così dette “case popolari” devono sparire anche dal vocabolario. Lo stesso palazzo, ovunque sia, può benissimo contenere abitazioni di lusso e abitazioni economiche. Le banche e istituti analoghi devono essere relegati al primo piano (come in St. Germain). Il piano terra deve essere riservato alle luci di negozi e pubblici esercizi.
Come nei centri storici,in ogni quartiere deve essere ricavata una grande piazza con teatro, auditorium e locali pubblici di accoglienza. In atri termini, i quartieri devono essere attrezzati come il centro storico, devono strutturarsi come vere e proprie città all’interno di una grande metropoli. Los Angeles offre molti esempi di questo genere. Come detto altrove, i collegamenti fra quartieri devono essere facili per favorire lo scambio culturale e di servizi. “Ça va sans dire” che il verde non deve avere limiti.
Si può concludere che una città, strutturata come suggerito in questi blogs, può facilmente garantire la sicurezza dei cittadini perché offre punti nevralgici che rendono più agevole un controllo a largo raggio.
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Energia alternativa

Monday, June 29th, 2009

Il Giappone ha ristrutturato,seguendo i canoni sovracitati, il 90% dell’intero patrimonio edilizio cominciando dagli anni ’50. Praticamente mezzo secolo di lavoro. Idem deve accadere in Europa, anche se in Italica la cosa sarà molto più lunga. Al problema edilizio, urbanistico e a quello delle comunicazioni bisogna aggiungere quello delle forme alternative di energia.
Lo Stato Algerino ha fatto un investimento di pannelli solari in una area del Sahara producendo questo tipo di energia. Ed ha invitato l’Europa a fare altrettanto. L’Algeria è disposta a dare concessioni di zone del Sahara a chiunque voglia ricoprirle di pannelli solari. Per quanto riguarda l’Italia Eni ed Enel dovrebbero cogliere l’occasione.
L’energia si trasporta e questo trasporto è un investimento esso pure.
Si pensi al beneficio ambientale che si otterrebbe diminuendo di conseguenza l’estrazione e l’uso del petrolio.

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Le ventole e l’energia eolica

Monday, June 29th, 2009

Le ventole, si dice, oltraggiano il panorama. Pare che l’America abbia riempito di ventole l’Arizona che, pare, non abbia un gran panorama da difendere. Il mondo è grande. Ebbene, si cerchino i luoghi dove non si offenda il paesaggio.
L’energia eolica è una importante possibilità che non conviene trascurare.

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