Archive for the ‘tecnologia’ Category

L’energia termica di Venere

Tuesday, January 4th, 2011

Ho scoperto che alcuni scienziati hanno trovato il modo di raccogliere il calore dell’atmosfera che circonda Venere e di trasferirlo, a mezzo di raggi laser e di microonde, sulla Terra dove viene accolto da gigantesche parabole che danno alimento a centrali elettriche.
Non è fantascienza. Esistono gli scienziati ed è in corso questa ricerca. E’ possibile,anzi, che io sia l’ultimo ad esserne venuto a conoscenza. Prima, ad ogni modo, delle comunicazioni di massa.

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Il San Gottardo e il sonno dell’Europa

Tuesday, January 4th, 2011

La Svizzera, in perfetta solitudine, ha realizzato il traforo del San Gottardo. Undici anni di lavoro, 57 chilometri di galleria (la più lunga del mondo), che collegano su rotaia l’Europa del nord con l’Europa mediterranea. Io mi domando se l’Europa si renda conto di quanti milioni di tonnellate di merci passeranno dalla gomma alla rotaia, di quante nuove attività industriali e di servizi nasceranno e si svilupperanno intorno a questa linea ferroviaria. Nessun Paese europeo era presente all’inaugurazione. Nessun Paese europeo ha capito. Nessuno,comprese le tre potenze guida dell’Europa.

La sfida eolica

Thursday, July 29th, 2010

Obama ha lanciato la sfida per l’energia eolica. Inghiletrra e Francia avrebbero il dovere di affiancarlo. Nell’interesse della stessa Europa.

La terza rivoluzione industriale

Tuesday, July 6th, 2010

E’ già in atto, anche se timidamente, da alcuni anni, e si impernia su quattro settori strutturali dell’economia mondiale.

1- il trasporto elettrico su rotaia e su acqua di ogni genere. Il trasporto arereo sarebbe utile oltre le mille miglia.
2- Le energie alternative solari ed eoliche. Non riesco a non avere dubbi sul nucleare. Il disastro ecologico provocato dal petrolio insegna che l’errore, la leggerezza, la noncuranza umoani sono inevitabili. Un disastro nucleare sarebbe mille volte più terrificante.
3- Le comunicazioni in rete muteranno il mondo. Tutti potranno comunicare e ognuno potrà ricevere le comunicazioni “on demand”.
4- Solo l’agricoltura potrà risolvere i problemi del terzo mondo: Africa, America Latina e Asia. Saranno i due Paesi all’avanguardia in questo settore, America e Francia, a guidare i grandi progetti.

La manifattura non potrà mai essere strutturale, ma sarà indispensabile come corollario o, come si suol dire, come “indotto”.
I progetti dovranno essere giganteschi e perciò multinazionali con capitali al 50% pubblici e privati.
Questa la nostra visione della terza rivoluzione industriale che, timidamente, come abbiamo già detto, è già in corso. Ma, ripetiamo, timidamente. Perchè la vera realizzazione avrà ostacoli a non finire. Non si devono escludere neppure tentativi armati. La povertà non ha mai provocato guerre, ma la perdita di privilegi.

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Ristrutturazione e catastrofi naturali

Tuesday, May 11th, 2010

Occorre ristrutturare città e campagne. Totalmente in Italia ,buona parte in Europa.
Innanzitutto uno studio geologico. Per affrontare o evitare le zone sismiche e vulcaniche e i litorali bersaglio di maremoti e uragani.
Bisogna rendersi conto che le catastrofi naturali sono sempre avvenute con la stessa frequenza e intensità. Non sono un inasprimento del nostro tempo. Uno dei cavalieri dell’Apocalisse rappresentava le forze distruttrici della Natura.
Bisogna anche capire che questi sommovimenti sono indice della vitalità del nostro pianeta e che solo essendo vivo e vitale esso può ospitare l’umanità .Altrimenti sarebbe un deserto senza ospiti come la Luna,Venere e Marte.
La ristrutturazione consiste nell’affrontare questi problemi oltre che evitare di aggravarli con i danni ambientali che conosciamo.
Esempi di ristrutturazione esistono già in vari Paesi. Non c’è che imitarli.
Avremo modo di fare altri blog in proposito. Alcuni ,anzi, sono già stati pubblicati e, al di là del tempo, sono sempre attuali e validi.

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Tecnologie avanzate

Tuesday, May 11th, 2010

Esempi di opere tecnologicamente avanzate esistono già nel mondo. Non c’è che da riprodurle.
Si pensi ai viadotti aerei giapponesi o alle sopraelevate con infinità di corsie americane. Si pensi al RER parigino, alle più disparate fonti di energia ed alle infinite applicazioni tecnologiche in agricoltura, industria e servizi. Si pensi agli infiniti sviluppi nelle telecomunicazioni.
Ma occorre riprodurle ovunque non esistano . Sempre in una programmazione multinazionale.

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Acreaggio – Un esempio di liberal-socialismo

Tuesday, May 11th, 2010

Ogni anno il “secretary” americano all’agricoltura stabilisce l’acreaggio per ogni prodotto agricolo (cotone,soia,mais etc.) proporzionalmente distribuito fra i vari agricoltori .
Ogni agricoltore ,poi, nell’ambito dell’acreaggio assegnatogli, ha tutte le possibilità di sviluppare la propria produzione sia quantitativamente che qualitativamente.
Questo è un esempio di liberal-socialismo interdipendente in un Paese che , alla sola parola “socialismo”, mobiliterebbe la Guardia Nazionale.

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Indispensabili programmi multinazionali

Tuesday, May 11th, 2010

L’Algeria ha già messo pannelli voltaici nel Sahara.
Provate a pensare a quanti milioni di pannelli voltaici si possono mettere nel Sahara.
Provate anche a pensare a quanti milioni di ventole gigantesche si possono mettere a Capo Horn dove la bufera è la norma.
Bisogna poi aggiungere gli infiniti chilometri di cavi per il trasporto e la distribuzione dell’energia.
Provate a pensare…

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La nuova industria

Tuesday, October 20th, 2009

Oggi la manifattura, tessile e meccanica, è monopolio del terzo mondo e dei Paesi sottosviluppati. Quando questi raggiungeranno un più alto grado di sviluppo, le generazioni di quel tempo dovranno inventare un nuovo modo di gestire la manifattura.
Per il bene dell’umanità, non si potrà in eterno inseguire i mondi del sottosviluppo. Per la pace nel mondo occorre garantire un minimo di benessere per tutti i popoli.
I Paesi progrediti devono invece dedicarsi esclusivamente alla ricerca , alla produzione ed alla applicazione di super-tecnologie sempre più sofisticate per beni e servizi non solo per bsè ma per tutto il mondo.
Un’opera di ristrutturazione generale diventa indispensabile ed anche inevitabile. Troppe città e troppe campagne sono vecchie . Possono morire o esplodere.

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Agritecnologia

Tuesday, October 20th, 2009

Sessant’anni or sono le Marche erano una terra brulla ,arsa e senza vita. Ora sono un quadro di Cézanne.
Le tecnologie applicate ad ogni fase della produzione agricola hanno fatto il miracolo.
Non è un miracolo, è un metodo da divulgare specialmente nel terzo mondo. Si risolverebbero in buona parte i mali dell’umanità.
L’America e la Francia posseggono le agricolture più potenti del mondo. Tocca a loro la divulgazione delle tecnologie .
Si sa, per esempio, che la più parte dei sistemi d’irrigazione è francese. L’ho potuto constatare,alcuni decenni or sono, a la “Porte de Versailles”, una delle più importanti fiere agricole del mondo.
Ma l’impegno per il terzo mondo9 non è sufficiente. Ogni Paese deve sviluppare tecnologicamente al massimo la propria agricoltura di modo da poter garantire il massimo possibile di produzione.

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