Acreaggio – Un esempio di liberal-socialismo

May 11th, 2010

Ogni anno il “secretary” americano all’agricoltura stabilisce l’acreaggio per ogni prodotto agricolo (cotone,soia,mais etc.) proporzionalmente distribuito fra i vari agricoltori .
Ogni agricoltore ,poi, nell’ambito dell’acreaggio assegnatogli, ha tutte le possibilità di sviluppare la propria produzione sia quantitativamente che qualitativamente.
Questo è un esempio di liberal-socialismo interdipendente in un Paese che , alla sola parola “socialismo”, mobiliterebbe la Guardia Nazionale.

www.etudes-augias.com

Stati multinazionali per programmi di lavoro

May 11th, 2010

Nella nostra epoca lo Stato è l’unico vero e concreto interlocutore dei lavoratori.
Lo Stato ha il compito di programmare i grandi lavori. Ad esempio,l’alta velocità da Lisbona a Vladivostok.
A questo punto lo Stato non può più essere quello nazionale. Che senso avrebbe uno Stato italiano.Come minimo lo Stato dovrebbe essere l’Europa, se esistesse. Oppure l’impero anglo-americano ,che esiste. Con tutti i loro associati storici cosparsi in tutti i continenti.
Una cosa non è difficile prevedere. La globalizzazione ha bisogno di grandi centri direzionali e priverà di ogni potere reale tutti i localismi . Lo Stato multinazionale non potrebbe tollerare alcun intoppo.

www.etudes-augias.com

Indispensabili programmi multinazionali

May 11th, 2010

L’Algeria ha già messo pannelli voltaici nel Sahara.
Provate a pensare a quanti milioni di pannelli voltaici si possono mettere nel Sahara.
Provate anche a pensare a quanti milioni di ventole gigantesche si possono mettere a Capo Horn dove la bufera è la norma.
Bisogna poi aggiungere gli infiniti chilometri di cavi per il trasporto e la distribuzione dell’energia.
Provate a pensare…

www.etudes-augias.com

Piena occupazione come base dell’economia

May 11th, 2010

I notiziari svizzeri hanno comunicato che la Svizzera,unico caso al mondo, ha realizzato la piena occupazione. Per cui può cominciare il discorso sull’economia che,appunto, non può che partire dalla piena occupazione.
C’è stato un tempo che il capitalismo regolava la disoccupazione per mantenere bassi i salari. Oggi questo comportamento sarebbe senza ombra di dubbio criminale. Per cui la piena occupazione non è soltanto un dato economico essenziale ma è anche un fatto morale.
Infatti le nuove tecnologie hanno talmente accresciuto la necessità di beni e servizi che ci sarebbe lavoro,come già detto, per almeno cinquant’anni. Con tanto di finanziamenti garantiti . Basta pensare ai capitali inutilizzati dello scudo fiscale (metà dei quali dovrebbero essere fiscalmente di proprietà dello Stato) e agli sprechi delle pubbliche amministrazioni.
Un tempo le amministrazioni locali erano gratuite perché titolo di merito. Come all’epoca dei Greci e dei Romani. Oggi c’è una corsa allo stipendio di sfaccendati senza arte né parte. Ne è la prova lo stato di degrado in cui versano paesi e città.
Lo stato di disoccupazione in questo momento è un vero e proprio delitto contro l’umanità su cui un Parlamento serio dovrebbe legiferare.

www.etudes-augias.com

Tre milioni di disoccupati mentre c’è lavoro assicurato per cinquant’anni

April 7th, 2010

Al tempo degli eserciti industriali interlocutore dei lavoratori era il datore di lavoro, generalmente in conflitto con essi. Lotta di classe all’ombra di due ideologie nettamente contrapposte: socialismo e liberismo.
La rivoluzione tecnologica della nostra epoca, non solo ancora in atto ma con sviluppi imprevedibili, ha trasformato e continua a trasformare il vecchio ordine sociale. Gli eserciti industriali non esistono più e i battaglioni sopravvissuti vanno sempre più assottigliandosi. Si va sempre più verso il lavoro autonomo o di piccoli gruppi. Le grandi aziende dei trasporti e dell’energia saranno costrette a forme di collaborazione fino, inevitabilmente, a forme di associazione.
Interlocutore di questo nuovo lavoratore sarà lo Stato in quanto unico possibile programmatore e finanziatore delle strutture economiche di base.
All’interno di questi programmi dovrà giocoforza scatenarsi l’iniziativa privata.
Socialismo e liberismo andranno sempre più perdendo la loro connotazione ottocentesca. Non solo non saranno più conflittuali ma, al contrario, saranno interdipendenti come la Storia e la Morale nella nuova cultura neo-umanistica.
Il liberal-socialismo diviene di fatto l’ideologia della nostra epoca senza alcuna contrapposizione ideologica. L’unica opposizione obbligata sarà l’evasione fiscale, la corruzione, la criminalità organizzata, il terrorismo, il fanatismo religioso o razzista ed anche il nazionalismo e il localismo, più che assurdi, ridicoli nel mondo globale.
Prima di addentrarmi nella mole di problemi che questa impostazione prospetta, posso anticipare che l’Italia ha tre milioni di disoccupati ma, contemporaneamente, avrebbe cinquant’anni di lavoro assicurato ed anche i soldi per finanziarlo.
Seguirà a questo proposito una serie di blog.

www.etudes-augias.com

Lettera d’amore a nuvola di sole

April 7th, 2010

Vecchiezza porta con sé
l’ultimo amore.
Non so quando nel tempo
né dove nello spazio infinito
m’è apparsa
in una nuvola di sole,
sfolgorante di luce
e agghindata di veli
mossi da brezze di mari lontani.
La notte si rifugiava
sotto una coltre tempestata
da tutte le stelle dello Zodiaco.
C’eran le Pleiadi care a Saffo,
la più antica musa dell’amore,
e c’era il grande Carro
con i cavalli scalpitanti
verso l’aurora del nuovo sole.

Or mi domando
che ci faccio io, eterno Odisseo
ormai canuto e vecchio,
di fronte a tale esplosione
della primavera?
L’amaro destino dell’esistenza
che ruolo riserva alla vecchiezza
che non vuole morire
e che resta sempre incantata
di fronte a tanto fulgore?

Davanti a me
presente e futuro
s’inseguono senza sosta
in una eterna illusione
d’immortalità.
Ma la mia vecchiezza
sfata l’illusione
e vede la realtà
che mi morde e s’impone
sull’infinito immaginario
della vita.
A me non resta
che farmi estasiare
da quella nuvola di sole
e accettare, finché vivo,
che il presente e il futuro
s’inseguano senza sosta.

La nuvola di sole è amore e nessuno,
pur fugace che sia il tempo della vita,
può sfuggire all’amore.

www.etudes-augias.com

Appendice al blog “In the name of Matteotti” and University of Michigan of 1 May 2008

October 20th, 2009

Con riferimento al blog indicato nel titolo voglio specificare che l’organigramma della 207 Brigata Matteotti dichiarato nel libro “Nel nome di Matteotti” edito da “Franco Angeli Editore” è frutto di informazioni errate.
Io ho mandato in onda un altro libro dal titolo “Quei ventenni del ‘43” nel quale è precisato il vero organigramma che è il seguente:
-Telmo Ferrario – comandante
-Bonisolo Marino (Romeo)- vice-comandante e commissario politico
La Brigata era divisa in Distaccamenti con un comandante e un vice-comandante. Io ero vice-comandante del Distaccamento 212 il cui comandante era Emilio Stanoppi.
Bisogna ricordare che la 207 Brigata liberò dai Tedeschi la cittadina di Gallarate. Nella mia “pièce” di teatro-poesia “La generazione tradita e nascita della morale” alcune poesie sono dedicate a questa vicenda.

http://www.etudes-augias.com/

La nuova industria

October 20th, 2009

Oggi la manifattura, tessile e meccanica, è monopolio del terzo mondo e dei Paesi sottosviluppati. Quando questi raggiungeranno un più alto grado di sviluppo, le generazioni di quel tempo dovranno inventare un nuovo modo di gestire la manifattura.
Per il bene dell’umanità, non si potrà in eterno inseguire i mondi del sottosviluppo. Per la pace nel mondo occorre garantire un minimo di benessere per tutti i popoli.
I Paesi progrediti devono invece dedicarsi esclusivamente alla ricerca , alla produzione ed alla applicazione di super-tecnologie sempre più sofisticate per beni e servizi non solo per bsè ma per tutto il mondo.
Un’opera di ristrutturazione generale diventa indispensabile ed anche inevitabile. Troppe città e troppe campagne sono vecchie . Possono morire o esplodere.

www.etudes-augias.com

Agritecnologia

October 20th, 2009

Sessant’anni or sono le Marche erano una terra brulla ,arsa e senza vita. Ora sono un quadro di Cézanne.
Le tecnologie applicate ad ogni fase della produzione agricola hanno fatto il miracolo.
Non è un miracolo, è un metodo da divulgare specialmente nel terzo mondo. Si risolverebbero in buona parte i mali dell’umanità.
L’America e la Francia posseggono le agricolture più potenti del mondo. Tocca a loro la divulgazione delle tecnologie .
Si sa, per esempio, che la più parte dei sistemi d’irrigazione è francese. L’ho potuto constatare,alcuni decenni or sono, a la “Porte de Versailles”, una delle più importanti fiere agricole del mondo.
Ma l’impegno per il terzo mondo9 non è sufficiente. Ogni Paese deve sviluppare tecnologicamente al massimo la propria agricoltura di modo da poter garantire il massimo possibile di produzione.

www.etudes-augias.com

Biciclette in città e auto fuori porta

October 20th, 2009

Parcheggi di biciclette cosparsi ovunque nella città. Biciclette del Comune a disposizione gratuita dei cittadini che le possono usare e depositare nei parcheggi prossimi al luogo di arrivo. Si sa che i lavoratori di Parigi e di Londra vanno a lavorare in bicicletta.
Per metà le strade della città e dei quartieri sono occupate da rotaie. L’altra metà da piste ciclabili. Ai fianchi due larghissimi marciapiedi .
Le automobili sono pressoché bandite. Sono ridotte al minimo indispensabile. All’interno nelle prime ore del mattino per gli scarichi,all’esterno per i servizi e i trasporti essenziali. Uno stop agli ingorghi stradali.
In Giappone stanno già costruendo su scala mondiale batterie per auto affinché i motori ,col tempo, siano tutti elettrici dando un addio all’inquinamento.

www.etudes-augias.com