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Name: Michael Augias

Monday, June 29, 2009

Il tram sotto casa - Augias comment


Quand’ero bambino i Milanesi dicevano di avere il tram sotto casa. Ovunque dovessero andare,sapevano a memoria il numero del tram per quella destinazione. C’era un numero per ogni destinazione da qualunque punto della città si partisse. Non c’era destinazione senza numero. E si partiva da sotto casa. Oggi guardate corso Buenos Aires o via Dante o corso Vercelli, per non parlare del Giambellino, corso Lodi e di tutte le strade per le periferie. Godard ha fatto un film sulle terrificanti periferie parigine. Marosi di macchine addensate come le folle delle grandi manifestazioni popolari, ma folle di macchine con l’aspetto dei marosi con creste sempre incombenti di fumo.
Oggi i Milanesi dicono che neppure Uraja, che pure annullò Milano per circa cinque secoli, sarebbe riuscito a ridurre questa città come è ridotta oggi.


Rotaie e comunicazioni

Tram e rotaie fin negli angoli più remoti della città. Una diffusione capillare di rotaie e tram. Il RER, ossia il centro sotterraneo del Metrò per collegare i quartieri e raggiungere direttamente le periferie. Viadotti aerei (Tokyo ne abbonda) per il carico e scarico nei quartieri. Ferrovie ramificate in tutte le direzioni con partenza da tutti i quartieri per i pendolari e i binari d’alta velocità per le lunghe distanze. Gli aerei servono oltre i duemila chilometri. Gli aeroporti devono essere raggiunti direttamente da ogni quartiere a mezzo della sotterranea o della ferrovia. Le automobili vanno parcheggiate oltre le periferie, utilizzate solo per ciò che le rotaie non riescono a servire. La produzione di automobili deve diminuire in maniera drastica. Essa deve essere sostituita dalla produzione di tram e treni in modo consistente. Le città e i quartieri sono zone verdi per pedoni e biciclette ,posteggiate in ogni luogo e messe dai Comuni a disposizione dei cittadini.
Queste le comunicazioni in e da ogni città.

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Palazzi e quartieri

I palazzi vanno ristrutturati secondo norme antisismiche, attrezzate per risparmio energetico e per utilizzo di nuove fonti energetiche (pannelli solari ecc.). Le così dette “case popolari” devono sparire anche dal vocabolario. Lo stesso palazzo, ovunque sia, può benissimo contenere abitazioni di lusso e abitazioni economiche. Le banche e istituti analoghi devono essere relegati al primo piano (come in St. Germain). Il piano terra deve essere riservato alle luci di negozi e pubblici esercizi.
Come nei centri storici,in ogni quartiere deve essere ricavata una grande piazza con teatro, auditorium e locali pubblici di accoglienza. In atri termini, i quartieri devono essere attrezzati come il centro storico, devono strutturarsi come vere e proprie città all’interno di una grande metropoli. Los Angeles offre molti esempi di questo genere. Come detto altrove, i collegamenti fra quartieri devono essere facili per favorire lo scambio culturale e di servizi. “Ça va sans dire” che il verde non deve avere limiti.
Si può concludere che una città, strutturata come suggerito in questi blogs, può facilmente garantire la sicurezza dei cittadini perché offre punti nevralgici che rendono più agevole un controllo a largo raggio.
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Energia alternativa

Il Giappone ha ristrutturato,seguendo i canoni sovracitati, il 90% dell’intero patrimonio edilizio cominciando dagli anni ’50. Praticamente mezzo secolo di lavoro. Idem deve accadere in Europa, anche se in Italica la cosa sarà molto più lunga. Al problema edilizio, urbanistico e a quello delle comunicazioni bisogna aggiungere quello delle forme alternative di energia.
Lo Stato Algerino ha fatto un investimento di pannelli solari in una area del Sahara producendo questo tipo di energia. Ed ha invitato l’Europa a fare altrettanto. L’Algeria è disposta a dare concessioni di zone del Sahara a chiunque voglia ricoprirle di pannelli solari. Per quanto riguarda l’Italia Eni ed Enel dovrebbero cogliere l’occasione.
L’energia si trasporta e questo trasporto è un investimento esso pure.
Si pensi al beneficio ambientale che si otterrebbe diminuendo di conseguenza l’estrazione e l’uso del petrolio.

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Le ventole e l’energia eolica

Le ventole, si dice, oltraggiano il panorama. Pare che l’America abbia riempito di ventole l’Arizona che, pare, non abbia un gran panorama da difendere. Il mondo è grande. Ebbene, si cerchino i luoghi dove non si offenda il paesaggio.
L’energia eolica è una importante possibilità che non conviene trascurare.

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Tuesday, June 23, 2009

La crisi iraniana - Augias comment

Una delle soluzioni,solitamente messa in atto dalle dittature, è la repressione sanguinosa. Così avvenne a Budapest e a Praga ai8 tempi8 dell’Unione Sovietica e a Tienamen in Cina. Ma questi Stati erano macigni e qualunque aiuto esterno,al di là della solidarietà,significava una guerra totale.
Oggi l’Iran è uno Stato isolato. Al di là di qualche staterello di poco conto, non ha alleati. Di fatto è uno Stato terrorista alleato soltanto con organizzazioni terroristiche.
La repressione è possibile ma sarebbe una prova di “bètise” che non garantirebbe a lungo la durata del regime.
La dimensione e l’imponenza delle dimostrazioni popolari autorizzano a pensare che esista una spaccatura anche ai vertici del potere. L’arroganza di Kameney e del suo “Gauleiter” noin sono un pericolo solo per la pace nel mondo ma anche per l’Iran stesso. Ed è ciò che avrebbero avvertito i comitati che sovrintendono la politica del Paese. Esiste una milizia al servizio dell’attuale leadership. Ma esiste anche un esercito nazionale che potrebbe appoggiare la parte moderata del potere.
Saggezza vuole che le due parti trovino un punto d’equilibrio.
Se così non fosse, il rischio non sarebbe solo la guerra civile ma anche la destabilizzazione dell’intera area medio-orientale.

Teheran giugno ‘09 - Augias comment

Le dimostrazioni di Teheran e delle più importanti città iraniane (Isfahan ecc.) sono un esempio collettivo dei ciò che ho già,altrove, definito “disperazione della libertà”.
I brogli elettorali sono solo un pretesto. L’esigenza delle folle, l’essenza della loro rivolta veramente imponente è la libertà,individuale e collettiva, da contrapporre a una dittatura fanatica, dichiaratamente schierata contro la pace nel mondo.
Queste dimostrazioni non hanno nulla a che vedere con quelle del ’79 guidate da Komeiny.Allora si trattava di un potere assoluto religioso che voleva disarcionare un potere assoluto laico,quello dello Scià. Si passò,come si suol dire, dalla padella nella brace. Allora c’era la guerra fredda e sarebbe lungo crogiolarsi nei particolari di quel tempo.
Oggi la posta in gioco è la libertà, l’aspirazione alla democrazia, contro un potere teocratico che la nega.

L’ideologia della nostra epoca - Augias comment

L’ideologia della nostra epoca,scaturita dal nuovo umanesimo e he si adatta perfettamente al mondo globale,è una sola.
Il mondo positivista ne aveva prodotte principalmente due che,una contrapposta all’altra,stavano alla base della dialettica storica:l’ideologia liberale e quella socialista.
Il nostro mondo globale ha accertato che il liberalismo senza regole era selvaggio e negava se stesso,ossia era un liberalismo senza libertà. Ha accertato inoltre che il socialismo,quello che ha prodotto progresso sociale, si dimostra oggi insufficiente.E’ un dato di fatto.
Le conquiste sociali e gli interventi strutturali dello Stato (perché solo lo Stato può realizzarli)restano imbalsamati,inutilizzabili,se non sono accompagnati da quelle infinite iniziative individuali che lo sviluppo delle tecnologie ha prodotto in una società non più solo agricola e industriale ma specialmente di servizi. Le tecnologie hanno ridotto gli eserciti delle campagne e delle industrie ma hanno creato un numero infinito di nuove attività.
Il liberal-socialismo risulta così essere l’unica ideologia idonea al nuovo umanesimo,alla nostra epoca,al mondo globale.
Che cosa allora potrebbe opporsi a questa ideologia dato che la Storia ha per base un conflitto,una dialettica che si ripete senza fine?
Si oppone la negazione di questa ideologia,quella che Sartre chiamava alienazione della libertà.E ce ne sarà più d’una,di negazione, in quanto “il y a les hommes sauvés et les hommes de l’Enfer”.E “les hommes de l’Enfer”,quelli che non sanno accettare libertà e giustizia ma si accaniscono solo per avere privilegi e potere, ci saranno sempre perché la loro arroganza fa parte della loro natura.
Il vero conflitto storico è un conflitto morale perché la Morale,ha detto Sartre, è interdipendente con la Storia.
In ogni caso,sulla distanza,è sempre l’arroganza ad essere disarcionata.

Monday, June 01, 2009

Per realizzare la Democrazia in Italia - dal vissuto soggettivo alla Storia - dalla libertà individuale alla Democrazia

Sarei ridicolo se pretendessi di insegnare la democrazia a francesi e inglesi.
È dovere invece degli italiani, che hanno provato la disperazione della libertà, costruire la democrazia in Italia devastata da quasi un secolo dal ridicolo di dittature più o meno mascherate. Una scritta del ’68 recitava “ Morirà nel ridicolo e una risata la seppellirà”.
Tutto può cominciare raccontando il vissuto soggettivo dei personaggi che in questo paese hanno provato la disperazione della libertà.
Il vissuto soggettivo sta alla base e all’origine della Storia. La libertà individuale, che si scopre con la disperazione, conduce alla Democrazia.
È il percorso obbligato, doloroso ma obbligato.
Altrimenti Francia e Inghilterra continueranno ad ospitare esuli politici italiani, come fanno da mezzo secolo.
Esiste forse un francese o un inglese esule politico in Italia?

Come il Vicario del Seprio - La Stampa e il Ciappina

Ormai da sessant’anni la Stampa e le Televisioni italiane non cessano di interessarsi ad Ugo Ciappina continuando ad ignorare o, meglio, a fingere di ignorare le motivazioni politiche delle sue rapine. Non a caso l’abbiamo definito “rapinatore e martire”.
Questa pervicacia insensata della Stampa e delle Televisioni ricorda il Vicario del Seprio che, a distanza di cinque secoli, continuava a far rispettare l’ordinanza di Ottone Visconti di non lasciare costruire ne dimorare in quel di Castelseprio. E ciò fino a Napoleone che ordinò subito ad uno dei suoi sergenti di ferro di provvedere.
Costui, raggiunto il Vicario nel Broletto di Gallarate (dove aveva sede), lo fece fucilare sul posto senza alcuna spiegazione.
Perché non si danno spiegazioni ai nemici dell’umanità.
Stampa e Televisioni italiane non temono pure il ridicolo. Eppure parecchie Università e Biblioteche americane e sud-africane hanno riscoperto e ristampato il mio libro “Contro” per essere sempre a disposizione di studenti e insegnanti di tutto il mondo.
Eppure Pietro Valpreda, un altro martire della nostra tormentata Storia, aveva suggerito a parecchi giornali, quando ancora era in vita, la lettura del mio libro.
Questo libro è ora anche “online” e viene scaricato a migliaia di copie che si aggiungono alla divulgazione americana e sud-africana.

I disperati della libertà (ossia l’essenza della libertà)

Ho già scritto da qualche parte che ho definito “disperati della libertà” i personaggi che emergono dai miei libri letterari, storici, poetici e narrativi ed altri che hanno avuto la forza di emergere nel corso della mia vita e di cui sono stato testimone.
Sartre parla di angoscia e addirittura di nausea di fronte all’inautenticità.
Io ho provato la disperazione di fronte alla libertà perduta o che stavo per perdere.
Così l’ho vista e l’ho sofferta in altri che ho incontrato e di cui sono stato testimone. Questa è la mia definizione.
Ognuno da’ la sua, ma tutte si incontrano in questo stato insopprimibile dell’animo. Superano la vita e la morte che non sono nulla se non si misurano con la libertà. Come i due cavalieri di Hegel, uno vinto e l’altro vincitore. “ Vuoi tu essere vivo in schiavitù o morire in libertà? “ e normalmente il vinto sceglieva di morire. Ma libero.

Elzeviro sulla “libertà”

Quando sento il Bossi e il Berlusconi parlare di libertà, a me viene da ridere.
Se, invece sento Ugo Ciappina, rapinatore e martire, parlare di libertà, io capisco, comprendo e sento che cosa è la libertà.
Perché conosco e sento la disperazione che quest uomo ha vissuto e patito.
Perché solo la disperazione rivela la libertà.
Infatti ho chiamato “disperati della libertà” i personaggi di tutte le mie opere perché solo la loro disperazione porta in giro per il mondo il concetto di libertà, la loro disperata libertà.

Ancora sul Nuovo Umanesimo - Dopo la caduta

C’è un altro aspetto del Nuovo Umanesimo che può sembrare noi abbiamo trascurato e che invece fu, agli inizii degli anni ’70, alla base delle nostre ricerche.
La caduta dell’uomo non fu solo la crisi del positivismo e di tutti i valori assoluti ma, se si ha il coraggio di spaziare nell’intera storia del mondo, è la caduta nella trascendenza e il Nuovo Umanesimo non sarebbe altro che la risalita dell’uomo per riconquistare la propria umanità.
Questo tema è stato la base della mia tesi di laurea di cui uno stralcio abbiamo mandato “online” col titolo originario “L’ Infanzia svelata”.

New Humanism and Sartre’s moral

Abbiamo detto che la ricerca di nuovi valori era implicita nel Nuovo Umanesimo. Caduti tutti i valori, l’uomo non poteva creare se stesso se non creando dei nuovi valori. È stato infatti con questo intento che abbiamo svolto la nostra ricerca pubblicata poi nel ’79.
Pur constatando che, senza averne avuto la precisa intenzione, avevamo introdotto in Italia il nuovo umanesimo inteso, come abbiamo detto, come ricerca di nuovi valori, abbiamo dovuto constatare, allo stesso tempo, che la ricerca era incompiuta. Il tempio bramantesco mancava della cupola. La libertà aveva esposto le sue varie espressioni ma non una sintesi. O, meglio, una sintesi morale. Ed ecco che, quasi una forza del destino, appaiono, pochissimi anni dopo, i “Cahiers” e i “Carnets” postumi di Sartre che dichiarano la libertà il solo e unico valore di base con cui tutti gli altri valori devono misurarsi.
Ci sono voluti otto anni di lavoro per riordinare e dare forma organica alle migliaia di appunti sparsi sartriani, la cui sintesi abbiamo mandato “online” negli anni ’90.
Oggi l’abbinamento inscindibile “ New Humanism and Sartre’s moral” è divenuto un marchio di fabbrica del nostro sito che motori di ricerca, directories e persino i registri dei “dominii” hanno divulgato e continuano a divulgare in tutto il mondo, ivi compresa la Cina e l’India.

Che cos’è il nuovo umanesimo - Origine dell’espressione

L’espressione fu coniata nel ’46 da Ferdinand Alquié rilevando che l’uomo della libertà delle filosofie irrazionaliste si contrapponeva all’uomo della ragione della filosofia classica obbligando “la ragione” ad una, sia pur nobile, solitudine. Ma l’Alquié si spinge oltre. Questo irrazionalismo dilagante da luogo a un “ nuovo umanesimo” che “meglio si adatta alla cultura della nostra epoca”.
È pur vero che Heidegger aveva dichiarato che l’rrazionalismo non nega la ragione ma ne ricerca l’essenza. È anche vero, però, che Sartre aveva dichiarato che “esistenza, scelta e libertà sono sinonimi” e che “ l’esistenzialismo è un umanesimo” dando a questo “umanesimo” lo stesso significato che Alquié aveva dato al “nuovo umanesimo”.
Infatti, per Sartre, l’uomo, caduti tutti i valori, era rimasto solo e, “condannato ad essere libero”, doveva egli stesso creare come uomo e creare i nuovi valori. Per cui si può dedurre che il nuovo umanesimo è, innanzitutto, ricerca di nuovi valori.
Il primo e grande divulgatore dell’espressione coniata da Alquié fu, nel ’56, Gaetan Picon col suo “ Panorama des idées contemporanées” con un tale interesse, dimostrato da biblioteche, Università e Licei, che fu necessaria una nuova edizione nel ’68.
Il nuovo umanesimo era così divenuto la cultura della nostra epoca.

“Il caso Eluana”

Il problema non è la vita o la morte di Eluana. Il problema è la libertà.
Solo Eluana può scegliere di vivere o morire. Se qualcuno al di fuori, sia esso Dio o lo Stato, decidesse in sua vece, violerebbe il più sacro dei diritti dell’uomo, ossia violerebbe la libertà individuale di Eluana.
In assenza di una dichiarazione scritta di pugno di Eluana nessuno può decidere nulla. Solo la Scienza potrebbe decidere, ammesso che giunga ad una conclusione scientifica, se il sondino è una cura necessaria o un espediente per conservare una vita artificiale dato lo stato permanente vegetativo della ragazza, stato vegetativo che dura da diciassette anni.
A questo punto interviene la dichiarazione del padre sulla volontà di Eluana quando ancora era in vita. Vera o falsa, la decisione è affidata alla Magistratura.
Vari ordini di giudizio, oltre quello della Corte Europea dei diritti dell’uomo, decidono sulla veridicità della dichiarazione. Per cui deve essere rispettata la scelta attribuita ad Eluana, ossia la sua libertà.
Il discorso può concludersi qui. Anche la vita e la morte devono sempre commisurarsi con la libertà. Senza la libertà, la vita e la morte non avrebbero alcun senso.

Argomenti del Centro studi “ Etudes- Augias” divulgati nel mondo

Centocinquantamila contatti ogni anno da tutto il mondo di studenti e insegnanti liceali e universitari per tre messaggi sull’esistenza e la Storia supportati da diciotto testi letterari e storici, poetici e narrativi con corollari di photo-books e photo-sceneries, comunicati e blogs ed una “permanent gallery of art”. Cinquecentomila testi scaricati negli ultimi quattro anni.
I tre messaggi possono essere espressi come segue.
- La disperazione della libertà come senso e motore dell’esistenza individuale supportata da cinque libri come Nuovo Umanesimo e Morale di Sartre, appendice illuminista con traduzione dell’”Esquisse” e Infanzia svelata.
- il rifiuto dell’eretico ( l’opposto del cogito cartesiano) come senso e motore della Storia supportata da sei libri di storia italiana.
- La generazione tradita come inizio della Storia della nostra epoca, e non se ne vede la conclusione, supportata da cinque opere di teatro-poesia e da due opere narrative.
- Il surrealismo esistenziale è il quadro generale della “gallery”.
- Abbiamo aggiunto, a conclusione, un ulteriore settore culturale che riguarda il “Turismo culturale”.
Questa è la cultura della nostra epoca di cui dovrà nutrirsi la nuova generazione. Questo è il sito che ospita e divulga questa cultura fra studenti e insegnanti di oltre cento Stati di tutto il mondo.
Questo è il sito
www.etudes-augias.com
info@etudes-augias.com
del Centro Studi Nuovo Umanesimo
Giovanna e Michele Augias
Milano.

Scenari fotografici Per studenti, insegnanti e uomini di cultura

Sto realizzando scenari fotografici come prologhi a conferenze sugli argomenti dei miei libri per studenti, insegnanti e uomini di cultura. I primi quattro scenari sono già “online” e possono essere visti su Youtube e su altri siti similari.Questi quattro scenari sono prologhi rispettivamente dei libri “ Infanzia svelata”, “ Nuovo Umanesimo”, “Appendice al Nuovo Umanesimo” e “ La morale di Sartre”. Non appena possibile metterò “online” scenari per “ Generazione tradita” e “Nascita della morale”, due “Pièces” di teatro-poesia. Al posto delle conferenze, a questi prologhi farà seguito la lettura d poesie come un vero e proprio spettacolo. Ancora, non appena possibile, scenari storici seguiranno come prologhi alle storie scritte nei sei libri di “Il rifiuto dell’eretico”. Il nostro scopo è divulgare sempre più la cultura della nostra epoca, che è la base per Licei e facoltà umanistiche delle Università. Ho teorizzato il nuovo umanesimo e la morale di Sartre, ho scoperto il nuovo motore della Storia, identificandolo nel rifiuto dell’eretico dopo le antiche interpretazioni razionaliste. Infine io scopro nella generazione tradita l’inizio della Storia dell’ultimo mezzo secolo. Io penso questo per l’Italia ma un vescovo del Nebrasca ha scoperto che tutti i Paesi ( almeno quelli occidentali) hanno una generazione tradita. Per cui la regola diviene universale.