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Sarkozy per una simbiosi euro-americana Anch'io, sartriano, se Chirac mi permettesse di votare in Francia, voterei Sarkozy come André Gluksman e Bernard Henri Levy, anch'essi,se ben ricordo, molto vicini a Sartre. Il fatto è che Sarkozy ha enunciato una politica estera mentre Sègolène Royal non ne ha alcuna. Sarkozy ha dichiarato che vuole collocarsi a fianco degli anglo-americani, naturalmente non in posizione subalterna ma per collaborare alla lotta contro il terrorismo anche là dove ci sono guerre dimenticate. È ciò che l'America ha sempre chiesto all'Europa. Se Sarkozy mantiene la parola ci sono buone probabilità che infine l'Europa politica possa nascere dato che solo la politica estera può realizzare questo miracolo. La così detta politica del dialogo è una non-politica,un'assenza totale di politica. È l'apoteosi dell'assurdo. Dialogo con chi ? Con i terroristi ? La guerra non era fra Libano e Israele ma fra i terroristi Hezbollah e Israele. L'assurdità della situazione libanese è sotto gli occhi di tutti. L'armata senz'armi degli italiani alla mercè dei terroristi denuncia l'irresponsabilità dell'ONU, dell'Europa e dell'intero Parlamento italiano.Aiutiamo perciò Sarkozy sperando che mantenga la parola. La stessa Europa continentale che si fonda, come ha detto Chirac, sulla riconciliazione tra Francia e Germania (punto di partenza sicuramente nobile), avrebbe un futuro a fianco dell'Europa del Nord che segue l'Inghilterra. Sarebbe la nascita dell'Europa. |