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VERSIONE ITALIANA

Nascita del saggio e dello scenario fotografico

Il saggio e lo scenario fotografici sono nati dalla constatazione che il cinema industriale si è talmente sviluppato da non lasciare più alcuno spazio a quel cinema che gli anni ’30 avevano definito settima arte. La stessa cosa è accaduta in letteratura. Il cosiddetto “best seller”, erede, per lettori, di men che mediocre istruzione, dell’antico “feuilleton” o “romanzo d’appendice”, ha sepolto il romanzo di alta qualità. In questo caso lo spazio di alto livello viene occupato dal saggio letterario, filosofico, storico e dal poema etico-storico per alimentare il teatro-poesia. Così alla caduta del cinema di qualità si pone rimedio con il saggio e lo scenario fotografici che possono rappresentare, appunto, saggi culturali e poemi con didascalie inoltre in varie lingue per accrescerne la divulgazione. Il pubblico dei lettori e degli spettatori sarà certamente più limitato di quello sotto-culturato del cinema industriale e dei “best-sellers” ma, vivaddio, si dovranno pur dare testi accademici a studenti, docenti e a gente desiderosa di conoscere la cultura del proprio tempo. Altrimenti si dovrebbero chiudere scuole, associazioni e fondazioni culturali. Pertanto l’accademia, così detta per esemplificazione, anche se in mano a minoranze, si imporrà sempre perché esisterà sempre il talento umano che ha per scopo il continuo progresso dell’umanità.

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